Ecco perché affidarsi a Pietro per farla tornare da te sul serio.



Domenica pomeriggio, troviamo Pietro sul lungomare a godersi caffè e passeggiate com'è sua abitudine. Non è da solo quando lo intravedo, ma per lasciarci parlare, la sua compagna si defila.

L'estrema riservatezza riguardo la vita personale è una sua caratteristica che colpisce subito.


Ciao Pietro, raccontaci qualcosa di te, per esempio da quanto ti occupi di relazioni e di riconquista? Come sei entrato in questo mondo? Hai avuto un mentore?

La mia famiglia è metà napoletana e metà romagnola, son così cresciuto in ambienti per certi versi diametralmente opposti.

Certe abilità sociali le ho maturate in modo abbastanza istintivo, sul campo, trovandomi fin da bambino ad interagire in contesti distanti tra loro e trovando... diciamo così... delle strategie di base, come le chiamerei adesso :)

Trovo naturale, per dire, salutare e scambiare qualche parola anche con persone che non conosco ma che incrocio spesso nei posti che frequento, bar, metro, supermarket.

Avendo passato parte dell'infanzia e dell'adolescenza nel napoletano, mi son portato dietro un accento inconfondibile, in passato lo vivevo come un grosso limite quando andavo fuori, poi ho imparato a correggerlo e controllarlo... migliorare il modo di parlare è un aspetto sul quale lavoro tutte le volte che posso.

Da ragazzino ero un simpatico nerd, sai il classico amico di tutti, ma un po' impacciato con le ragazze e dalle passioni un po' insolite.

All'inizio dell'università conobbi quello che chiameresti un natural, la nostra fu un'amicizia solida per alcuni anni, ecco, un primo valido punto di riferimento fu lui.

Pensa che all'epoca io trovavo impensabile fermare una ragazza per strada solo perché la trovavo carina e volevo conoscerla... lui lo faceva di continuo, decine e decine al giorno, non se ne faceva scappare nessuna, alle fermate della metro, nei bar, in giro per strada.... non ti dico i pali e le figuracce tante... a non finire... ma sai, dopo un po' lo vivi come un gioco e ci ridi su.

Avevamo maturato una nostra strategia: lui, per via della notevole presenza fisica (circa 1,90m palestrato, curatissimo, lo prenderesti facilmente per un marine o una persona di spettacolo) andava "di sfondamento" occupandosi del primo approccio.

Io mi occupavo di portare avanti la conversazione e, quando ci andava bene, proporre qualcosa da fare con le nuove "amiche". Da quel che ricordo lui non è mai rimasto single per più di qualche settimana di fila io ero invece più selettivo, già allora cercavo delle caratteristiche ben precise in una ragazza, non tanto in termini fisici, ma sopratutto caratteriali.

Ci allontanammo verso la fine dell'università, io da qualche anno mi ero legato stabilmente ad una (che lasciai circa tre anni dopo), lui poco dopo, iniziò a convivere.

Gli anni successivi furono un po' difficili, ebbi vari problemi personali, iniziai a vivere da solo, giravo per l'Italia e a volte andavo all'estero per lavoro (mi sono occupato di ricerca per alcuni anni dopo l'università) e altro. Qualche relazione qua e là, viaggi... ci son stati periodi che ero fuori casa anche 3 settimane in un mese.

Col senno di poi, in quegli anni ero alla ricerca di me stesso più che di un legame o di un lavoro stabile. Ci furono poi una serie di eventi e coincidenze che mi portarono prima a contatto con la meditazione poi allo studio approfondito della psicologia e delle relazioni.

In cosa il tuo metodo si differenzia dagli altri? Hai riconquistato molte tue ex?

Pausa. Devo chiederti una cosa. Con quante donne sei stato nella tua vita? Ti sei affidato al destino o sei andato a prenderti ciò che volevi? Le donne sono attratte istintivamente da alcune caratteristiche del comportamento maschile. Questi modi di fare puoi farli tuoi con le conoscenze e la pratica indipendentemente da età e stato sociale. Ho spiegato tutto in diversi articoli e ebook che trovi qui

Io vedo "il percorso", come lo chiamo familiarmente, come un sentiero che parte da dentro di noi per portarci verso l'altro (maschio o femmina che sia). Questo è un approccio che maturai durante gli anni che dedicai alla meditazione.

Immagina un sentiero di montagna, è fatto di tratti in salita o dissestati, bivi, percorsi alternativi, scorciatoie, tratti magari di arrampicata libera non alla portata di tutti, tratti pianeggianti.

Sai quello che vuoi ottenere, ma molto spesso, anzi quasi sempre, non hai un'idea precisa di quello che farai, quali strade seguirai, quali imprevisti (anche piacevoli) possano sopraggiungere.

Ben presto ti rendi conto che non è tanto la speranza di raggiungere un risultato a guidarti, ma l'avere consapevolezza che quello che stai facendo ha senso innanzi tutto per te, che l'obbiettivo che hai scelto nasce da un tuo desiderio profondo.

Con le mie ex... be'... con qualcuna è successo il ritorno di fiamma, il tornare insieme anche per breve periodo, con quasi tutte loro ho conservato un rapporto di cordiale amicizia e, in un paio di casi, di tenero affetto.

Ritengo che sono comunque persone in qualche modo importanti della mia vita, che hanno avuto un loro ruolo in passato e non trovo giusto tagliare completamente i ponti solo perché non c'è più l'amore... anzi... a dirtela tutta in qualche caso delle ex mi han anche tirato fuori da guai piuttosto grossi :)

Come sei arrivato a definire il tuo metodo in modo così preciso? Hai dei riferimenti teorici o è frutto di prove pratiche?

Come accennavo prima, alcuni anni fa tramite amicizie e conoscenti mi avvicinai alla meditazione ed alla crescita spirituale, poi grazie ad una donna (anzi, per la verità due), al mondo della crescita e dello sviluppo personale.

Ad un certo punto poi... be'... sai all'inizio di questa fase mi trovavo in giro per casa libri di psicologia e sulle relazioni e via dicendo, un po' per curiosità un po' per interesse, son iniziato ad entrare sempre più nello specifico. Alcuni dei libri che considero importanti a riguardo li consiglio durante il percorso.

Incoraggiato da chi avevo accanto, che notò delle potenzialità a riguardo, iniziai un percorso di formazione specifica in questo settore. Bruciai le tappe anche perché, in quel periodo, potevo confrontarmi giorno e notte con una persona già dentro la materia da molti anni.

Molte cose per me erano completamente nuove, altre semplicemente le applicavo d'istinto.

Sono però del parere che se vuoi occuparti di questo, aiutare gli altri in modo efficace, devi avere delle conoscenze solide da cui partire o con cui consolidare la tua esperienza. La conoscenza da sola non basta, così come non basta la sola esperienza... per guidare gli altri, per elaborare un percorso valido, ti servono entrambe.

Qual è stata la più grande soddisfazione che hai ottenuto nel campo della seduzione o nella riconquista?

Sinceramente, ma del resto credo come un po' tutti noi, all'inizio della fase di formazione ero un po' scettico su queste cose, un po' restio, sai pensavo che lavorare così tanto su se stessi, seguire strategie applicare metodi servisse a poco o a nulla.

Troppa teoria, troppe sottigliezze, troppe cose a cui fare attenzione... essendo un tipo orientato al pratico ero un po' diffidente nell'applicare in particolare le strategie avanzate.

La più grande soddisfazione è stato sperimentarne l'efficacia in prima persona, con risultati che, in qualche caso, sono andati ben oltre le aspettative.

Ad esempio, più di una volta mi è capitato di essere io quello invitato ad uscire o passato a prendere fin sotto casa dalle ragazze, oppure a ricevere dichiarazioni più o meno esplicite, facendo di mio semplicemente poche mosse ma ben calibrate.

Tipo una telefonata al momento giusto, oppure un incontro "finto casuale" gestiti con stile.

Che consiglio vuoi dare a chi, per la prima volta, si affaccia al mondo della seduzione/riconquista?

Non perdere tempo. Il tempo è la nostra risorsa più preziosa... ancor più del denaro. Sopratutto nelle relazioni, dove è necessario passare del tempo insieme, darsi e dare tempo... capire quando incalzare oppure temporeggiare.

È un equilibrio sottile, si tratta di dedicare tempo all'altro, ma anche capire se non si sta sottraendo troppo tempo a se stessi, alla propria crescita personale, alle proprie ambizioni, alla propria vita.

In tal caso la giusta strategia è determinante se non altro per guadagnare tempo e fare scelte ragionate che, magari, da soli non si è abbastanza distaccati da prendere.

Quali sono gli errori assolutamente da evitare nella riconquista e quali sono i primi passi da fare?

Buona parte degli "errori" nascono da atteggiamenti o mentalità sbagliate: per questo è importante lavorare su se stessi subito. È ancor più importante seguire i consigli dati personalmente fin dall'inizio, anche se sul momento sembrano inadeguati. Con l'atteggiamento "giusto" col tempo anche le cose "giuste" da fare verranno naturali, all'inizio è probabile che ci si debba forzare un po'.

Ad esempio, se sei abituato a coprire di attenzioni e regalini una ragazza per ridestare il suo interesse o sommergerla di inviti, telefonate e messaggi... be' potresti trovare impegnativo oltre che illogico, all'inizio, capire che sarebbe preferibile fare l'esatto contrario.

Altro esempio è tener ben chiari i ruoli di "amico" e "potenziale partner/seduttore". L'amico fa delle cose, il seduttore ne fa altre, sono ruoli che hanno delle caratteristiche e dei comportamenti comuni, ma altri diametralmente opposti. Confondere i due ruoli è un errore che si commette a volte nelle fasi più avanzate del percorso.

Quanto tempo dura il percorso riconquista? In quanti raggiungono il proprio scopo nella riconquista?

Se vuoi la risposta secca: si, riconquistare una ex (o un ex) è possibile, è un fatto di tempistica e probabilità.

Molti vivono la paura di perdere definitivamente la propria ex, di non poterla mai più vedere o sentire. A meno che non siano successi episodi molto gravi (violenza, stalking) questo non accade quasi mai e si ricostruisce almeno un minimo di rapporto.

Altri si rendono conto che, nel corso degli anni sono cambiati così tanto da non essere più compatibili con la propria ex: seguire il percorso aiuta a capirlo abbastanza rapidamente e ad accelerare dinamiche che, da soli, potrebbero portare via molti mesi (o addirittura anni).

C'è poi l'imprevedibilità che in amore non va sottovalutata: so di coppie che si sono riformate dopo anni.

Sentii in radio qualche settimana fa di una coppia che si è riunita, trovandosi su Facebook tramite i nipoti, dopo circa 70 anni, con una guerra e due matrimoni nel mezzo... insomma, le strade dell'amore sono infinite!

Circa i tempi, di solito i primi mesi, se non sbloccano la situazione, sono fondamentali per dare una direzione più giusta alla vita sentimentale in generale. Questo è un altro motivo per cui è importante darsi da fare il prima possibile, in quanto il rischio di peggiorare sempre più le cose è più alto all'inizio, quando si è più fragili, più vulnerabili.

Prima di tutto questo però è necessario superare e mettere da parte eventuali sentimenti negativi. Rancori, gelosie, recriminazioni sono "veleni" di un rapporto sui quali si deve lavorare prima di un qualsiasi ricontatto con l'ex.

In altre parole se lo scopo è riconquistare l'ex per desiderio di rivalsa o di vendetta per il proprio orgoglio ferito... be'... hai perso in partenza.

La riconquista dovrebbe essere guidata da sentimenti positivi, un sincero interesse, un desiderio di volerci riprovare insieme... altrimenti non ha senso.

Ci son tante persone là fuori che potrebbero farci felici, piuttosto che volersi a tutti i costi "vendicare" di un'ex, di gran lunga meglio, in termini di crescita personale, rituffarsi nella mischia e cercare nuovi obiettivi.

Hai accennato al tuo lavoro un audio corso e un ebook "Pronto Soccorso Ex" in che modo sarà d'aiuto agli uomini che vogliono riconquistare la propria donna?

Ho pensato di sintetizzare le mie esperienze nel metodo che uso per vari motivi. Il primo è che ritengo indispensabile avere un libro vero, da stampare, per rileggere e fissarsi determinati concetti, per prendere spunto da esempi reali (quasi tutti vissuti in prima persona).

Le strategie sono introdotte integrandole in esempi veri. La chiave infatti non è tanto "sapere le strategie" quanto sapere quando, come e se applicarle.

Non tutte le strategie sono adatte a tutti i contesti ed a tutti noi ... mi son concentrato quindi sul come "mescolare" varie strategie per trovare la "propria" ricetta personale.

Allo stesso tempo, mi sono concentrato sulla crescita personale, a tutto tondo, rielaborando un approccio che mi è stato trasmesso durante la mia formazione.

Questo perché, strategie e tattiche servono a poco se, chi le propone non ha delle qualità e dei valori oggettivi e concreti, che vanno al di là dei una bella auto, di un bel vestito o di un bell'appartamento.

Parallelamente, com'è nello spirito del sito, ho cercato di far capire subito, fin dalle prime pagine il perché di quello che consiglio di fare o di non fare. Nella parte di approfondimento mi concentro poi su dinamiche più profonde e ampie delle relazioni, cercando di spiegare cosa c'è "dietro" l'attrazione o la scelta di un particolare partner e come praticare in modo efficace strategie sottili e più avanzate come la preselezione.

Per quale motivo il contatto continuativo con te è importante nella riconquista?

Consiglio almeno un contatto con me nel corso della settimana per definire cosa fare nei giorni seguenti e svolgere quello che viene richiesto via via durante il percorso.

Il supporto dato dalle telefonate/email settimanali serve infatti a dare una guida costante sul come interpretare il feedback di quello che ha fatto e come muoversi per andare avanti.

Il fatto di essere seguiti passo passo è importante all'inizio per non lasciarsi andare e nel prosieguo per andare avanti senza bloccarsi per troppo tempo. Puoi andare piano, ma fare comunque progressi, l'importante è che non stai fermo.

Ho visto che molti errori nascono dal fraintendere determinate risposte o particolari reazioni, oppure dall'arenarsi ad un punto morto perché non si è in grado di cogliere segnali di disponibilità (o anche di indisponibilità) dall'altra parte.

Anche gesti apparentemente banali o insignificanti o il silenzio stesso possono avere senso e essere un segnale in una particolare situazione e questo va capito per poi agire di conseguenza.



Il tempo della chiacchierata è finito, continuo a fare due passi con Pietro sul lungomare, parlando di quanto scritto e altro, prendiamo un caffè.

Uscendo dal bar dalla folla del passeggio, ricompare la sua compagna.

Solo ora infatti noto che come è sparita, così è ricomparsa, senza dire una parola giusto un sorriso e uno sguardo d'intesa... c'è una tale sintonia tra loro che sembra ci sia un sottile filo che li leghi anche quando sono lontani.


Leggi i .pdf gratis sulla Riconquista:
  3 modi per riaverLa al tuo fianco


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